A Certaldo la Giornata delle tradizioni popolari, una vetrina per le storie locali dei Comuni dell’Empolese Valdelsa
Il Tradev, Centro di documentazione delle Tradizioni popolari dell'Empolese Valdelsa, organizza la Giornata delle tradizioni popolari, in programma a Certaldo in Piazza dei Macelli domenica 26 ottobre 2025, dalle 14.30.
Sarà l'occasione, per tutti gli undici Comuni dell'Unione Empolese Valdelsa, di presentare le proprie tradizioni storiche, attraverso spazi espositivi che permetteranno di far conoscere la cultura e la storia locale di ogni singolo paese.
Tramite panel informativi, e grazie al contributo dei componenti territoriali del Consiglio d’indirizzo, i Comuni evidenzieranno la propria tradizione prioritaria da far conoscere e tramandare, con il supporto di filmati e materiale su personaggi, canti popolari - toscani e locali, interpretati dai cantastorie - e folklore che caratterizzano ogni singolo paese.
La Giornata delle tradizioni popolari sarà anche l'occasione per una degustazione dei prodotti tipici dei territori rappresentati, prodotti che costituiscono parte integrante della storia locale di ognuno degli undici Comuni dell'Empolese Valdelsa.
Il Tradev, Centro di documentazione delle tradizioni popolari dell’Empolese Valdelsa, si prefigge di elaborare, promuovere e realizzare progetti di promozione culturale legati alle tradizioni popolari, incrementando e valorizzando il proprio patrimonio archivistico. In quest’ottica nasce e si sviluppa la Giornata delle tradizioni popolari, giunta alla sua seconda edizione, anche grazie al Consiglio di indirizzo del Tradev stesso, presieduto per il primo anno dalla sua istituzione statutaria da Simona Rossetti, sindaca di Cerreto Guidi.
Scopo della Giornata è supportare e promuovere anche la mission del Tradev, ovvero trasmettere e far conoscere a cultura immateriale.
All'evento aderiscono i Comuni dell'Unione dei Empolese Valdelsa, in accordo con i sindaci, gli assessori alla cultura e i delegati alle tradizioni popolari, con la collaborazione dell'associazione Polis di Certaldo e il Contributo di Ente Cambiano scpa.
L’ingresso all’evento è libero e senza prenotazione.
Le dichiarazioni
Daniela Mancini, presidente del Tradev – Centro di documentazione delle tradizioni popolari dell’Empolese Valdelsa
“Il Tradev ha come scopo quello di conservare soprattutto la memoria di quelle che sono le tradizioni del nostro territorio. Ha anche la funzione di promuove l’attuazione e il perpetuarsi di queste tradizioni, che costituiscono un elemento importante di condivisione e di associazione nei singoli territori.
Abbiamo visto come anche nelle rievocazioni dei singoli Comuni la cittadinanza è stata partecipe, segnale di un coinvolgimento sempre maggiore.
Adesso è il momento di avere una visione comune di quelle che sono le tradizioni dell’Empolese Valdelsa, così da andare oltre i confini comunali, rendendo visibile ogni singola manifestazione ai Comuni limitrofi. È intenzione del Tradev iniziare un censimento dei quelle che sono le tante associazioni che sono nei territori e che promuovono cultura.
Il 26 ottobre aderiremo alla Giornata nazionale delle tradizioni popolari e della cultura immateriale.
Il Tradev mira anche al coinvolgimento dei giovani nella riproposizione delle tradizioni popolari, e nel far conoscere a loro un patrimonio culturale che è molto fiorente nei nostri territori e che nel corso dei secoli è stato mantenuto vivo”.
Rossana Ragionieri, coordinatrice del CDA – Area scientifica e progettazione
“Già nel 2019 e nel 2022 furono fatti dei convegni [a Castelfiorentino e a Montespertoli] dove si cominciò a coinvolgere le associazioni, creando in qualche modo una rete di contribuzioni.
Quello di domenica è un passo ancora, perché sono gli undici Comuni che partecipano e che presentano ognuno una caratteristica peculiare della propria tradizione locale.
Si valorizza e si tutela ciò che si conosce, ed è in quest’ottica che la Giornata si propone di proiettare le tradizioni nel presente”.
Simona Rossetti, sindaca di Cerreto Guidi e presidente di turno del Consiglio di indirizzo
“Per la Giornata delle tradizioni popolari di domenica è importante il lavoro delle amministrazioni locali, degli assessori alla cultura, delle pro loco, delle associazioni e dei volontari che ne fanno parte e che lavorano quotidianamente per le iniziative e per i progetti di valorizzazione del patrimonio del territorio.
Ringrazio il sindaco di Certaldo per ospitare la manifestazione di domenica.
Credo che questo territorio sia stato in grado di essere da stimolo per il progetto ‘Toscana tutto l’anno’ e porre il folklore allo stesso piano del bene museale.
Questo lavoro di conoscenza che il Tradev sta portando avanti è un lavoro prezioso e che va fatto a livello unitario.
Vogliamo che le tradizioni popolari siano promosse, perché è facendo così che si costruisce comunità e consapevolezza della propria storia”.
Daniele Vanni, sindaco di Vinci, delegato per la cultura e il turismo all’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa
“Mi unisco alla sindaca Rossetti sui meriti del Tradev, che in questi anni ha avuto una visione, ovvero quella di mettere insieme i nostri Comuni e allo stesso tempo valorizzarne ogni singola tradizione.
L’evento che viene organizzato domenica ci racconta proprio questo.
Anche la scelta di non organizzare un convegno, ma scegliere un evento del genere mira a far vivere al visitatore l’esperienza delle tradizioni popolari.
Abbiamo davanti delle opportunità per riunire le varie generazioni proponendo loro questo tipo di evento, coinvolgendo i giovani facondo conoscere loro le nostre tradizioni e mettendo in collegamento le varie esperienze dei diversi territori.
Cultura è anche valorizzazione dei prodotti locali, che potranno essere assaggiati durante l’evento, e questo significa turismo, anche locale, cercando d portare le famiglie e gli abitanti dei nostri territori a riscoprire la nostra storia”.
Giovanni Campatelli, sindaco di Certaldo
“Le tradizioni popolari della nostra zona costituiscono a tutti gli effetti un patrimonio culturale. Essi vengono valorizzati sia per la Costituzione, sia per il nostro statuto. È per questo che il nostro impegno deve essere un dovere per portare avanti questo tipo di cultura, cioè quella di promozione e valorizzazione delle tradizioni locali.
Ringrazio tutti per aver scelto Certaldo come sede di questa seconda edizione e credo che la città sappia rispondere al meglio a questa chiamata”.
